Come programmare una stufa a pellet?

Avere una stufa a pellet ventilata come fonte di calore in abitazione può rivelarsi un vero e proprio vantaggio per un interessante risparmio economico.

In questo breve articolo scoprirai quali sono i fattori che incidono nella programmazione della stufa a pellet e come devi ragionare per avere il calore al momento giusto. Non troverai in questo articolo codici di modifica dei parametri di funzionamento che, come tali, devono essere gestiti e tarati dai CAT autorizzati in base fattori che spaziano dal tipo di pellet al tipo di canna fumaria o all'altitudine di funzionamento.

Prima di partire devi però sapere che non tutte le stufe consentono la programmazione giornaliera e, molte stufe che possiedono questo plus invece non consentono una programmazione settimanale; prima di acquistare il tuo prodotto pellet accertati di quali caratteristiche siano di tua necessità e valuta il tuo acquisto.

Quanto anticipare l’accensione della stufa a pellet per un ambiente riscaldato?

Rispondere a questa domanda non è semplice, molti fattori incidono sull’innalzamento della temperatura ambiente ed occorre tenerne conto. Il nostro locale è abitualmente riscaldato? E’ una casa vacanze? E’ situata in zone fredde? Avrai di certo compreso che riscaldare un ambiente freddo, con muri freddi da tempo, è sicuramente più complicato che riscaldare la casa in cui vivi quotidianamente. Se il tuo calorifero a pellet e ben proporzionato (potenza generata/metri cubi) e il tuo interesse è scaldare l’ambiente dov’è posto, l’anticipazione è di circa un’ora prima della tua presenza. Il calorifero impiega generalmente questo tempo per eseguire la fase di accensione e portare in temperatura il giro fumi da dove viene prelevato il calore da inviare attraverso le bocchette di ventilazione. Ti sconsigliamo un’accensione alla massima potenza, comporterebbe solamente un maggior consumo di pellet e uno sbalzo termico immediato per i materiali di composizione del calorifero.

Evitare programmazioni automatiche che comportano lo spegnimento ripetitivo della stufa.

Molte stufe a pellet consentono lo spegnimento automatico del calorifero quando l’ambiente raggiunge la temperatura prefissata. Occorre comprendere che l’accensione del calorifero è la fase dove per rapporto si ha minor resa ed alti consumi. La fase di accensione dura diversi minuti, vi è un consumo di di corrente elettrica considerevole per il riscaldamento della candeletta di avvio e il braciere viene riempito di pellet ad ogni nuova accensione (da considerare anche l’usura della candeletta di accensione che ad ogni riaccensione genera calore). Migliori invece sono i caloriferi che consentono un’impostazione della potenza minima al raggiungimento della temperatura impostata, questa impostazione ti permetterà di mantenere sempre la temperatura in abitazione con il minimo consumo di pellet del tuo calorifero.

Esempio di un ciclo di accensione.

Considerando un utilizzatore che a causa dell’orario di lavoro è assente durante la giornata possiamo elaborare le due accensioni giornaliere in modo da poter sfruttare comunque il nostro calorifero a pellet. Ammettendo la nostra uscita di abitazione per le ore 8 potremmo impostare un’accensione per le 5:30 . Il tuo calorifero si accenderà così un’ora prima del necessario in modo da essere in temperatura al momento giusto. Lo spegnimento può essere manuale così da poter essere presente in abitazione durante la fase di raffreddamento (fase in cui la stufa con la ventilazione espelle il calore fino alla temperatura di sicurezza).

Ammettendo un rientro in abitazione per le 19 e possibile avviare il calorifero per le ore 17:30 così da permettere il riscaldamento totale in potenza media. Naturalmente la temperatura dell’ambiente raggiunta dipenderà anche dalla temperatura esterna e all’isolamento termico dell’abitazione.

Come programmare da pannello l’accensione della stufa a pellet?